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Ucraina, edifici distrutti dagli attacchi russi Ucraina, edifici distrutti dagli attacchi russi  (ANSA)

Ucraina sotto le bombe, don Boyko: nessun posto ¨¨ sicuro ma il bene vincer¨¤

Edifici e scuole distrutti, altre decine di morti e feriti nell¡¯ovest del Paese. Da Leopoli la testimonianza del rettore del seminario greco-cattolico: siamo grati quanti ci manifestano ²õ´Ç±ô¾±»å²¹°ù¾±±ð³Ù¨¤, siamo sicuri che Dio ci ¨¨ vicino

Svitlana Dukhovych e Tiziana Campisi - Città del Vaticano

Sono tornate a farsi sentire le sirene a Leopoli. Nell¡¯area più a ovest dell¡¯Ucraina, per circa due mesi risparmiata dai bombardamenti, un nuovo e massiccio attacco russo, con diversi ordigni, droni e missili, ha provocato svariati danni. ¡°Eravamo tornati ad una vita praticamente normale - racconta a Vatican News il rettore del seminario greco-cattolico di Leopoli, don Ihor Boyko - ma tutto è cambiato pochi giorni fa, alla fine del mese di dicembre¡±. Non tanto lontano dal seminario alcune esplosioni hanno distrutto diciotto grandi edifici, due scuole e un asilo, riferisce il rettore, una persona sarebbe rimasta uccisa mentre in tanti avrebbero riportato ferite. Anche a Kyiv e in altre città ci sono stati bombardamenti e si contano oltre trenta morti. Pure a Capodanno diversi centri abitati sono stati attaccati e si calcolano ulteriori danni e altre vittime. ¡°Tutto ciò porta anche un po¡¯ di paura, perché non c'è più nessun posto sicuro¡± prosegue don Ihor. Questa mattina, nella regione della capitale e a Kharkiv un centinaio di missili hanno colpito infrastrutture critiche, strutture civili, industriali e militari e circa 86 mila persone sono senza elettricità.

La solidarietà dall¡¯Italia e da altri Paesi

¡°Sono stupito perché, allo stesso tempo, vedo anche tanta solidarietࡱ, dice il sacerdote, che riferisce di 14 persone arrivate dall¡¯Italia il primo del nuovo anno per offrire sostegno ed esprime gratitudine verso ¡°tutti gli italiani che vengono¡± e ¡°che sicuramente hanno paura¡± e tra l¡¯altro preoccupano i loro parenti ¡°quando fanno questi viaggi umanitari in Ucraina¡±, ma nonostante tutto la loro presenza è importante. Da Parma e da Milano sono giunti nel seminario di Leopoli aiuti umanitari che verranno ora distribuiti soprattutto nella parte est del Paese. ¡°C'è paura, non c'è tanta sicurezza perché i missili arrivano, ma i nostri militari e la nostra controffensiva cercano in qualsiasi modo di abbattere i droni che volano sulle città e che a volte colpiscono edifici civili, scuole, asili, musei, università, che non sono punti strategici di guerra, non sono basi militari¡±, soggiunge don Ihor, che ritiene tali attacchi delle modalità per umiliare il popolo ucraino da parte russa, che non riesce a prevalere militarmente. Ma la gente continua a sperare, afferma il sacerdote, ¡°continua a difendersi¡± e a fare di tutto per preservare ¡°la nostra terra¡±. Questa mattina, nel seminario di Leopoli è arrivato anche un gruppo di giovani spagnoli. Si sono fermati a pregare, hanno preso parte alla Messa e in questi giorni incontreranno alcuni coetanei ucraini, continua il rettore. ¡°Apprezziamo molto questa presenza degli italiani, degli spagnoli e di altre persone insieme con noi¡±.

La sofferenza del popolo ucraino

Nella difficile situazione che l¡¯Ucraina sta vivendo, per don Ihor, le festività natalizie fanno riflettere su quanto grande sia l¡¯amore di Dio per gli uomini. L¡¯Onnipotente ¡°ha deciso di mandare nel mondo suo Figlio¡± che viene ¡°come un bambino piccolo, indifeso¡±. Pensare che Erode vuole ucciderlo e cerca di fare di tutto per questo e che quindi, già dalla nascita, questo bambino, appena arrivato nel mondo, si trova in pericolo e Maria e Giuseppe fanno un viaggio lungo, verso l'Egitto, per trovare rifugio, induce a concludere che ¡°in tutte queste difficoltà in cui si è trovata la Sacra Famiglia¡± Dio era presente ¡°e li proteggeva¡±, riflette il rettore del seminario. ¡°Io penso che lo stesso succede oggi con il popolo ucraino. Stiamo soffrendo, tante famiglie stanno soffrendo, tanti bambini, purtroppo, sicuramente piangono quando sentono le sirene - osserva -. Tanti bambini si nascondono perché c'è il pericolo della morte. Tanti bambini non possono frequentare le scuole perché sono distrutte, più di 600 lo sono state, e quindi piangono. Veramente, c'è un grande pianto del popolo ucraino, ma noi siamo convinti che in questi due anni abbiamo visto veramente la benedizione e la protezione del Signore che è con noi¡±. Per don Ihor è importante che il mondo capisca il male fatto in Ucraina e che faccia di tutto "per poter fermare questo male¡± conclude, convinto che il bene vincerà.

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02 gennaio 2024, 16:17