Pompei, Caputo: propaghiamo il Rosario per la pace nel mondo
Tiziana Campisi - Città del Vaticano
Una preghiera per la Terra Santa si è levata ieri sera da Pompei a conclusione dell¡¯Anno Giubilare Longhiano che ha celebrato i 150 anni dall¡¯arrivo di Bartolo Longo, fondatore del Santuario della Beata Vergine del Rosario. L¡¯arcivescovo prelato, monsignor Tommaso Caputo, che ha presieduto la Messa di chiusura dell¡¯anno di grazia, ha consegnato ai fedeli la lettera pastorale ¡°Pompei, modello di fede e di carità. La profezia compiuta di un laico innamorato di Maria¡± nella quale invita ad affidare all¡¯intercessione di Maria ¡°i popoli della Terra Santa, martoriata in questi giorni da un nuovo e cruento conflitto¡±, e l¡¯Ucraina. ¡°Non possiamo non associare l¡¯insegnamento di Bartolo Longo a quello dei Papi degli ultimi tre secoli, da Pio IX a Francesco, incessanti predicatori di una riconciliazione sempre difficile da ottenere¡± scrive il presule, aggiungendo che proprio sul tema della pace, con i Papi della modernità, il beato Longo ¡°ha introdotto un elemento di congiunzione così forte e significativo da porsi a sua volta come fondamento della Nuova Pompei: il Rosario¡±.
La chiusura dell¡¯Anno Giubilare Longhiano
Apertosi l¡¯1 ottobre 2022, l¡¯anno Longhiano terminerà il 31 ottobre e dunque, in questi ultimi giorni del mese, è ancora possibile ottenere l¡¯indulgenza plenaria concessa dal Papa per l¡¯occasione, visitando il santuario di Pompei e osservando le consuete condizioni richieste dalla Chiesa. La cerimonia che ha chiuso solennemente lo speciale anno dedicato a Bartolo Longo è iniziata davanti alla Stele di via Arpaia, il luogo in cui l¡¯autore della celebre supplica alla Vergine del Rosario ebbe l¡¯illuminazione interiore che lo portò poi a dar vita al Santuario dedicato alla Madonna, alle Opere di Carità e ad una nuova città, quella sorta intorno al cantiere del luogo di culto. Dopo la Liturgia della Parola è partita la processione con la statua del beato Longo che è giunta davanti alla basilica mariana. Qui, prima dell¡¯inizio della celebrazione eucaristica, monsignor Caputo ha benedetto la nuova porta di bronzo di ingresso della navata laterale di destra, dedicata a Bartolo Longo e alla sua missione fondatrice ed evangelizzatrice. L¡¯opera d¡¯arte, che raffigura scene salienti della vita del beato, è stata realizzata da don Battista Marello, sacerdote e artista, che per il santuario di Pompei ha già realizzato il portone di bronzo inaugurato il 5 maggio 2021, a 120 anni dal completamento della monumentale facciata dedicata alla ¡°Pace Universale¡±.
Il Rosario preghiera che trasforma
Nella lettera per la Chiesa di Pompei, l¡¯arcivescovo prelato ricorda le parole messe in pratica da Bartolo Longo nel corso della sua vita - ¡°Chi propaga il Rosario è salvo!¡± - aggiungendo che il fondatore del Santuario mariano ¡°ha consegnato Pompei come un grande libro aperto con una splendida storia da rivivere e ancora di più da aggiornare¡± e ha insegnato a mettere al centro di tutto la preghiera del Rosario. Per questo si può dire che la comunità locale ¡°ha ricevuto la vocazione di coltivare la speranza e di renderla viva per sé e per gli altri, offrendo fede e caritࡱ. ¡°Oggi Pompei parla al mondo e tutti la riconoscono dal suo alfabeto di base: il Rosario¡±, preghiera che trasforma, come si apprende dall¡¯esempio di Bartolo Longo, evidenzia il presule, spiegando che ¡°la passione e lo zelo con cui la preghiera lo ha spinto all¡¯azione fa comprendere come anche la Nuova Pompei, una città in costruzione, si sia rivelata uno spazio troppo angusto per una straordinaria missione¡±. ¡°Nessuna preghiera si chiude dentro le mura tra le quali viene pronunciata - afferma monsignor Caputo -, ma il Rosario va prendendo sempre più il carattere di una voce per il mondo, e per il mondo scosso e impaurito di oggi¡±.
Aprirsi alla ¡°conversazione nello Spirito¡± come Maria
Da Bartolo Longo impariamo che ¡°i veri seguaci di Cristo si lasciano trasfigurare dall¡¯amore creativo e concreto, un amore che trasforma il mondo segretamente là dove i discepoli vivono una carità operosa¡±, rimarca poi delegato pontificio per il Santuario di Pompei, che esorta a propagare il Rosario, a ¡°restituire all¡¯umanità quella spiritualità che spesso sembra aver perduto¡±, ad impegnarsi per i ¡°più fragili, resi ancora più deboli dalle tante crisi del nostro tempo¡±, ad accoglierli e ad ascoltarli. ¡°Dobbiamo essere attenti oggi, con tutte le sfide che viviamo, con tutte le difficoltà, a lasciare che la voce dello Spirito Santo possa agire in noi e attraverso di noi¡± raccomanda il presule, incoraggiando a mettersi ¡°in ascolto dello Spirito Santo e rischiarare con coraggio anche in cose che forse non avremmo mai sognato di fare¡±, a ¡°crescere nella ¡®conversazione nello Spirito¡¯ e ad aprirvisi sul modello di Maria. ¡°È un percorso da continuare insieme, nel vivere il Sinodo della Chiesa universale a cui Papa Francesco chiama anche la porzione del Popolo di Dio che è a Pompei - conclude monsignor Caputo, auspicando che ¡°il ¡®camminare insieme¡¯ possa diventare una realtà quotidiana e permanente¡± nella vita di ciascuno.
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