Preferenze sociali e cooperazione
Giuseppe Mastromatteo* e Piero Tedeschi**
L¡¯individualismo metodologico è componente fondamentale della teoria economica moderna. Questo ha creato spesso incomprensioni fra scienza economica e Chiesa, anche indotte da interpretazioni restrittive del metodo, spesso confuso con l¡¯ipotesi di homo oeconomicus, di soggetti economici egoisti e interessati al solo proprio interesse materiale. L¡¯individualismo metodologico studia le relazioni sociali a partire dai comportamenti individuali, ricavabili da sistemi di preferenza individuale stabili. Negli ultimi decenni l¡¯economia comportamentale ha apportato una novità rilevante, suffragata dalle evidenze empiriche dell¡¯economia sperimentale, mostrando che la maggioranza dei soggetti manifesta preferenze altruiste: il loro benessere è influenzato positivamente dal benessere materiale altrui.
Queste preferenze inducono i soggetti economici a cooperare anche quando egoisti non lo farebbero, con effetti positivi su efficienza ed equità del sistema economico. L¡¯altruismo empiricamente prevalente è quello condizionato, cioè: rivolto a individui ritenuti per qualche motivo simili, ovvero indirizzato unicamente o prevalentemente verso soggetti che hanno manifestato comportamenti cooperativi. L¡¯altruismo è quindi spesso connotato da omofilia ovvero da reciprocità, manifestazione ingentilita del principio ¡°occhio per occhio, dente per dente¡±. L¡¯altruismo condizionato è in grado di sostenere la cooperazione fra i soggetti economici, ma la cooperazione è fragile e spesso scompare nel lungo periodo, a causa di comportamenti reciprocanti e del venire meno della fiducia negli altri. È pertanto socialmente importante sostenere la capacità di cooperare.
Le analisi empiriche hanno anche studiato possibili correlazioni fra propensione a cooperare (altruismo) e orientamenti culturali o religiosi. I risultati non sono ancora incoraggianti risultando la diffusione dell¡¯altruismo poco influenzata da orientamenti religiosi e ancor meno da quelli culturali. Le due eccezioni sono: i popoli asiatici sono più avversi alle disuguaglianze e i soggetti maggiormente esposti al mercato sono più propensi a cooperare, forse suggerendo che lo scambio economico abitua al rispetto reciproco. Le analisi delle preferenze sociali aprono a una visione dell¡¯uomo come ¡°un essere costitutivamente sociale¡± e disponibile alla reciprocità con gli altri. Quindi contribuiscono ad aprire un dialogo più fecondo e più profondo della scienza economica con la dottrina sociale della Chiesa nell'obiettivo di costruire un "conoscere mai slegato dall¡¯amore, relazionale, umile e aperto, concreto e comunitario, coraggioso e costruttivo" (Papa Francesco, Budapest, 30 aprile 2023, Incontro con il mondo universitario e della cultura).
* Docente di Politica Economica presso l¡¯Università Cattolica del Sacro Cuore
**Docente di Economia Politica presso l¡¯Università Cattolica del Sacro Cuore
Potete ascoltare qui la serie di podcast sulla Dottrina sociale della Chiesa. La puntata è di Giuseppe Mastromatteo e Piero Tedeschi, curatori della voce ¡°Preferenze sociali e cooperazione¡± del Dizionario di Dottrina sociale.
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