ÐÓMAPµ¼º½

Cerca

Uno dei disegni premiati al Concorso "Una strada chiamata carit¨¤" Uno dei disegni premiati al Concorso "Una strada chiamata carit¨¤" 

La ²õ´Ç±ô¾±»å²¹°ù¾±±ð³Ù¨¤ in un disegno, premiati i vincitori di ¡°Una strada chiamata carit¨¤¡±

Al concorso internazionale indetto dalla Fondazione Thouret per i 10 anni di fondazione, la giuria presieduta dal prefetto del Dicastero per la Comunicazione Paolo Ruffini ha selezionato i lavori di una ventina di bambini e ragazzi di otto Paesi

Vatican News

È stato un pomeriggio di festa quello ospitato ieri nella Casa generalizia delle Suore della Carità, a Roma. Protagonisti i giovani e i giovanissimi di scuole di 8 nazioni - Argentina, Egitto, Francia, India, Italia, Malta, Libano e Pakistan - che si sono aggiudicati i premi per i migliori disegni e foto legati al concorso ¡°Una strada chiamata caritࡱ, lanciato per stimolare la creatività di bambini e ragazzi sul tema della solidarietà e allo stesso temo celebrare il decimo anniversario della Fondazione Thouret, un ente che si ispira al carisma delle Suore della Carità.

 

I vincitori principali delle varie sezioni

La giuria internazionale, presieduta da Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione, ha voluto premiare i lavori per fasce di età a partire dalla scuola dell¡¯infanzia, che ha visto il primo premio andare a Calogero Lumia, dell¡¯Istituto Maria Immacolata, nel milanese. Mia Bou Karam, libanese, dell¡¯École Saint Vincent de Paul di Beskinta, si è aggiudicata il primo premio per le scuole primarie, mentre Thomas Abril, francese, dell¡¯ Ecole Primaire Privée Regina Coeli di Nizza, ha ottenuto il premio speciale per la sezione fumetto. Per la scuola media il primo premio è andato a Jestin Jackin, giovane indiano della Nemesia Academy di Bangalore, e per la scuola superiore il vincitore è stata l¡¯egiziana Kirmina Walid, dell¡¯Ecole Sainte Anne del Cairo. Sempre per le scuole superiori premiate anche le fotografie, tra cui il miglior scatto, quello di Ivana Bou Karam, anche lei libanese dell¡¯École Saint Vincent de Paul a Beskinta.

Ruffini: i giovani vedono più lontano

¡°Le bambine, i ragazzi e le ragazze - ha osservato Paolo Ruffini - sanno spesso vedere più lontano e comunicare meglio delle generazioni adulte¡± e la ¡°potenza comunicativa dell¡¯arte¡± sa ¡°costruire una strada diversa da quelle lastricate di diffidenze e rancori che spesso ci troviamo a percorrere¡±. Il pomeriggio è trascorso anche con intermezzi di musica e danze tradizionali, come quelle suggestive dei ¡°Bhangra Brothers¡±, giovani originari del Punjab, e le splendide voci del coro giovanile ¡°With Us¡± di Roma, diretto dalla maestra Camilla Di Lorenzo, che ha offerto un concerto.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

06 marzo 2023, 13:54