Vescovi colombiani e venezuelani: ¡°Accompagnare i migranti in transito con ogni mezzo"
Anna Poce ¨C Città del Vaticano
¡°Rispettare il diritto alla mobilità umana, accogliere lo straniero, superare ogni nazionalismo chiuso e violento, fermare ogni atteggiamento xenofobo, il disprezzo e il maltrattamento degli stranieri¡±. Chiedono innanzitutto questo i vertici delle Conferenze episcopali della Colombia e del Venezuela, in un comunicato congiunto diffuso il 22 novembre, a chiusura di un incontro di due giorni nella diocesi di Apartadò, nel dipartimento di Antioquia, una regione di confine che conduce alla rischiosa e impenetrabile foresta del Darién, punto di passaggio dal Sud America all'America Centrale.
¡°Ai piedi del migrante¡±
I presuli, nell¡¯ambito della campagna ¡°Ai piedi del migrante¡± - un¡¯iniziativa guidata da monsignor Hugo Alberto Torres Marín, vescovo di Apartadó, per incoraggiare i cattolici ad essere più vicini alla popolazione migrante -, hanno incontrato in un tour, nell¡¯Urabá di Antioquia, a Necoclì e Apartadò, la comunità dei migranti, che ogni giorno attraversa questa regione per entrare nel cosiddetto inferno del Darién o ¡°tapón del Darién¡± (tappo del Darién), così chiamato per via della sua fitta vegetazione. Hanno incontrato migranti e rifugiati, soprattutto venezuelani, che a causa della povertà, dei conflitti politici e della violenza - si legge nel comunicato - ¡°sono stati costretti a lasciare i loro Paesi d¡¯origine in cerca di migliori condizioni di vita e di opportunità future per le loro famiglie".
¡°La comunità dei migranti, che riunisce diverse nazionalità, ha condiviso con noi tutte le vicissitudini che devono affrontare per raggiungere Necoclí e le paure di attraversare il cosiddetto ¡®inferno del Darién¡¯, a causa di malattie, rapine, stupri, incidenti e sfruttamento da parte di chi vede un¡¯opportunità di grande guadagno economico, senza alcun controllo istituzionale locale e nazionale¡±, hanno affermato i vescovi.
Appello per evitare sfruttamento sessuale e lavorativo
Nel testo, i presuli hanno espresso il loro apprezzamento per l¡¯organizzazione e le iniziative umanitarie portate avanti dalla cooperazione internazionale e dalle diverse agenzie per far sì che il transito dei migranti avvenga nel rispetto della dignità umana. Tuttavia, hanno chiesto che questa popolazione vulnerabile venga accompagnata ¡°con tutti i mezzi, e soprattutto dalle istituzioni, per evitare il traffico di esseri umani, la violenza di genere, lo sfruttamento sessuale e lavorativo, soprattutto di bambini e adolescenti"; che siano date loro opportunità per integrarsi in maniera dignitosa; e che gli enti pubblici infine promuovano ¡°vie di transito sicure, ordinate, informate e regolamentate nel rispetto dei diritti umani¡±.
All'incontro erano presenti, per la Conferenza episcopale venezuelana (CEV), monsignor Jesús González de Zárate, arcivescovo di Cumaná e presidente della CEV e monsignor Mario Moronta, vicepresidente e vescovo di San Cristóbal; per la Conferenza episcopale colombiana (CEC), monsignor Luis José Rueda Aparicio, arcivescovo di Bogotá e presidente della CEC, monsignor Omar Alberto Sánchez, vicepresidente e arcivescovo di Popayán, monsignor Luis Manuel Ali, vescovo ausiliare di Bogotá e segretario della CEC, monsignor Juan Carlos Barreto, vescovo di Soacha e presidente della Commissione episcopale per la pastorale sociale.
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