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Rifugiati ucraini a Lviv Rifugiati ucraini a Lviv

La Chiesa ucraina accanto al popolo per aiutare, consolare e pregare per la pace

Cibo, medicine, ²õ´Ç±ô¾±»å²¹°ù¾±±ð³Ù¨¤, preghiere. Le parrocchie ucraine, nelle regioni occidentali del Paese, si sono trasformate in centri per la distribuzione degli aiuti umanitari. Non mancano mai mani per aiutare a scaricare e ad offrire i pacchi

Svitlana Dukhovych e Amedeo Lomonaco ¨C Città del Vaticano

Il mondo tende la mano all¡¯Ucraina, devastata dalla guerra. Da vari Paesi continuano ad arrivare aiuti umanitari per sostenere, in questo drammatico momento, la popolazione del Paese dell¡¯est europeo. Le principali città nell¡¯ovest dell'Ucraina sono diventate crocevia non soltanto per gli aiuti umanitari, ma anche per le persone che scappano da regioni funestate dalla guerra. Dopo lunghi e pericolosi viaggi, gli sfollati arrivano in varie città tra cui Leopoli, Ternopil, Rivne, Vinnytsia, e Chernivtsi. Molti rimangono nelle regioni occidentali dell¡¯Ucraina. Tanti ripartono per la Polonia, la Slovacchia, l¡¯Ungheria, la Romania. Soltanto Leopoli, con i suoi 700 mila abitanti, ha accolto oltre 200 mila sfollati interni.

Aiuti da tutto il mondo

A Leopoli, nella sede locale della curia dell¡¯arcivescovo Maggiore di Kiev-Halych, si sistemano i pacchi con gli aiuti umanitari che arrivano dall¡¯estero. Gran parte di questi, vengono inviati nell¡¯est dell¡¯Ucraina: vengono smistati e spediti a quanti ne hanno bisogno, soprattutto nelle città orientali del Paese, dove la popolazione soffre a causa di continui bombardamenti. Dall¡¯inizio del conflitto, tante parrocchie nell¡¯ovest dell¡¯Ucraina si sono trasformate in centri di transito per provvedere alla distribuzione degli aiuti umanitari. ¡°Oggi - spiega suor Sevastiana Karvatska - stiamo sistemando i pacchi che ci hanno inviato dalla Spagna. Sono aiuti della comunità greco-cattolica ucraina di Marbella¡±. ¡°Arrivano da ogni Paese, dove ci sono comunità di ucraini, ma anche da persone di varie nazionalitࡱ. ¡°Ci pensano, cercano di aiutarci, hanno compassione per noi e ci sono vicini¡±.

Smistamento di aiuti umanitari a Lviv

Non mancano mani per aiutare

In varie zone e parrocchie dell¡¯Ucraina vengono continuamente scaricati pacchi con pannolini, medicine, prodotti alimentari e igienici. Tutti beni indispensabili per la sopravvivenza in luoghi, dove le bombe hanno distrutto anche case, negozi, scuole, ospedali. ¡°Le mani per scaricare i pacchi - sottolinea suor Sevastiana Karvatska  - ci sono sempre¡±. ¡°Tutti gli impiegati della curia a Leopoli  - dice uno di loro, Pavlo Ohirko - sono solidali l¡¯uno con l¡¯altro. Ognuno aiuta secondo le proprie possibilità. Il nostro ufficio si trova dall¡¯altra parte, nel centro della città, però oggi siamo tutti qui perché in questo luogo c¡¯è più bisogno¡±.

Si distribuiscono medicine che possono salvare vite

Suor Sevastiana Karvatska dirige la Commissione per la pastorale della salute che in questo periodo, attraverso la collaborazione con istituzioni all¡¯estero, aiuta a fornire, in particolare, medicine agli ospedali ucraini. Insieme con il Ministero della salute ucraino, la Commissione cerca di organizzare la logistica ¡°affinché non si perda nessuna scatola di medicina¡±: tanti di questi farmaci possono salvare vite umane. I cappellani ospedalieri svolgono inoltre la loro missione offrendo accompagnamento spirituale e psicologico ai feriti, ai malati e ai medici.

Non solo bombe ma anche la piaga della fame

A Ternopil, presso la cattedrale greco-cattolica dell'Immacolata, è stato istituito un centro di assistenza per gli sfollati. Religiosi e volontari distribuiscono cibo, vestiti e altri prodotti necessari per vivere. Fino ad oggi, l¡¯Arcieparchia di Ternopil-Zboriv ha ricevuto oltre 500 tonnellate di aiuti umanitari che arrivano da diversi Paesi del mondo. Padre Roman Demush, dell¡¯Arcieparchia di Ternopil-Zboriv, sottolinea che dallo scorso 24 febbraio, dal primo giorno del conflitto, la Chiesa non ha mai lasciato solo il suo popolo. È stata subito avviata la raccolta ¡°di cibo e di cose necessarie¡± per la vita quotidiana e per gli sfollati che sono scappati dalle loro case lasciando tutto.

A Ternopil centro di assistenza per gli sfollati

¡°Ringraziamo tutti coloro che ci inviano aiuti umanitari - sottolinea padre Roman Demush - perché si può morire non solo a causa della guerra, ma anche per fame: cerchiamo di essere al servizio della gente¡±. ¡°Aiutate il nostro popolo, le nostre parrocchie ucraine in Italia¡±. ¡°Esprimiamo la nostra gratitudine a Papa Francesco perché alza la sua voce affinché si ponga fine alla guerra e tacciano le armi¡±. Preghiamo ¨C conclude padre Roman Demush - per la pace in Ucraina e nel mondo intero¡±.

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01 aprile 2022, 11:48