Terra Santa, un bilancio nell'anno del Covid
Tiziana Campisi - Città del Vaticano
È stato l¡¯anno delle chiusure che hanno messo in ginocchio le economie di tutto il mondo; chiuse le scuole, chiuse le frontiere e gli aeroporti; le sofferenze si sono moltiplicate in modo esponenziale e sono stati fatti tanti sforzi per raggiungere il maggior numero possibile di persone che soffrivano a causa della pandemia. Così Sami El-Yousef, amministratore delegato del Patriarcato Latino di Gerusalemme, riassume l¡¯anno del Covid-19 e i mesi trascorsi fra riunioni virtuali e celebrazioni on line, mesi in cui ¡°i principali programmi di sostegno sono continuati ininterrottamente e sono aumentati¡±. In Terra Santa non si sono fermati gli aiuti, la fornitura di farmaci, il sostegno educativo, l¡¯assistenza sociale, quella a rifugiati e migranti e alle comunità emarginate a Gerusalemme est. ¡°Inoltre, grazie alla generosità senza precedenti di fronte ai due appelli lanciati a maggio, siamo stati in grado di sostenere migliaia di famiglie con bisogni umanitari di base e le scuole - spiega Sami El-Yousef in un articolo pubblicato sul portale del Patriarcato -. È stato commovente vedere gli aiuti arrivare da tutti gli angoli del mondo a sostegno dei fratelli e delle sorelle della Terra Santa¡±.
Tra dolore e opportunità
Più di 20mila studenti che frequentano 44 scuole in Giordania, Palestina e Israele del Patriarcato latino di Gerusalemme sono stati seguiti con dedizione da oltre 1.795 dipendenti che hanno lavorato duramente per adattarsi alla didattica a distanza per poi tornare nelle scuole con modalità nuove. ¡°Nonostante le numerose carenze infrastrutturali, la mancanza di attrezzature e di formazione adeguata, hanno compiuto uno sforzo eroico per adattarsi continuamente ed essere al servizio dei loro studenti¡± aggiunge l¡¯amministratore delegato del Patriarcato Latino di Gerusalemme. Anche le attività pastorali sono proseguite, a vari livelli e nel rispetto delle normative, anche se molte sono state interrotte. Sono stati mantenuti i contatti tra sacerdoti e fedeli e sono state organizzate iniziative, online, tra cui lo streaming delle messe.
¡°È stato certamente triste vedere le strade della Città Vecchia di Gerusalemme vuote durante la Settimana Santa e le celebrazioni pasquali - prosegue Sami El-Yousef -. Ora che ci stiamo preparando per il Natale (¡) la tradizionale processione a Betlemme, la Messa di mezzanotte e tutte le altre celebrazioni saranno probabilmente limitate. Sarà un¡¯opportunità per concentrarsi sul significato della nascita del nostro Salvatore piuttosto che sull¡¯aspetto commerciale o sulle iniziative comunitarie¡±.
La nomina del Patriarca Pizzaballa
Tra gli eventi dell¡¯anno Sami El-Yousef ricorda poi la decisione di Papa Francesco di nominare monsignor Pierbattista Pizzaballa Patriarca Latino di Gerusalemme. ¡°La sua nomina assicura che tutto il duro lavoro degli ultimi quattro anni continuerà senza interruzioni, senza alcun ritardo - prosegue l¡¯amministratore delegato del Patriarcato Latino di Gerusalemme - per garantire che il Patriarcato latino del futuro sia su un terreno solido dal punto di vista finanziario e amministrativo per affrontare le molte sfide che rimangono¡±. Infine Sami El-Yousef esprime gratitudine ai benefattori di tutto il mondo, e in particolare a tutti coloro che hanno offerto il loro generoso sostegno morale e finanziario negli ultimi mesi e che ha permesso al Patriarcato di continuare ad aiutare tante persone.
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