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La storia

I frutti della Laudato si¡¯: dalla Living Chapel, nuovi alberi per il mondo

Una installazione architettonica fatta di piante, materiali riciclati e armonie musicali punta, dal cuore di Roma, a riforestare il pianeta, sostenendo la One Trillion Tree Campaign dell¡¯Onu. ? la Living Chapel dell¡¯Orto Botanico, frutto concreto dell¡¯impegno per il creato sollecitato dalla Laudato si¡¯ di Papa Francesco. Con noi, Consuelo Fabriani e don Joshtrom Isaac Kureethadam

Giada Aquilino - Città del Vaticano

Il compositore australiano-canadese Julian Darius Revie legge l¡¯ di Papa Francesco e ne rimane colpito: già nel 2015 sente forte l¡¯esortazione a ritrovare ¡°un¡¯armonia tra uomo e natura¡± e riflette su come l¡¯¡°armonia sia una parola della musica¡±: ¡°quindi si sente come chiamato in causa in prima persona, cercando di trovare una sintesi per poter rappresentare¡± concretamente i principi messi in luce dal Pontefice. Nasce così l¡¯idea di realizzare una ¡°Cappella Vivente¡±, la , inaugurata nel giugno scorso all¡¯Orto Botanico di Roma. Si tratta di una installazione architettonica ispirata alla Porziuncola di Assisi e alla Luadato si¡¯ che unisce natura, arte e religione, fatta di piante, materiali riciclati e, appunto, armonie musicali. A parlarne a Vatican News e a raccontarne la genesi è l¡¯architetto paesaggista Consuelo Fabriani, direttrice del Programma Living Chapel, che ha seguito e curato l¡¯intera realizzazione.

Il compositore Julian Darius Revie
Il compositore Julian Darius Revie

È il frutto, spiega, di un lavoro corale promosso dal , che vede coinvolti inoltre l¡¯architetto canadese Gillean Denny, un centinaio di allievi della Pennsylvania State University, l¡¯Università La Sapienza di Roma, l¡¯Onu, il .

Allestimento della Living Chapel all¡¯Orto Botanico di Roma
Allestimento della Living Chapel all¡¯Orto Botanico di Roma

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Composta da decine di steel drums, strumenti a percussione ottenuti in questa occasione dal riuso di barili di petrolio e altri materiali, le cui armonie sono ¡°mosse¡± dall¡¯acqua che le cattura tra i rami di piante ed arbusti, la struttura è stata realizzata negli Usa, da dove ¡°è partita a fine gennaio 2020 in due grandi container¡±, racconta l¡¯architetto Fabriani: ¡°è arrivata a Roma a metà marzo, quando la città era completamente in lockdown, e abbiamo iniziato a costruirla¡±.

L'intervista a Consuelo Fabriani
Steel drums in materiale riciclato
Steel drums in materiale riciclato

È il primo esemplare di Living Chapel realizzato al mondo e nei prossimi mesi - monitorando l'evoluzione della pandemia da coronavirus - è previsto un pellegrinaggio anche in altre zone d¡¯Italia, dove ne stanno sorgendo già altri. Questa installazione ¡°è diventata un simbolo particolare, proprio perché è stata assemblata in un momento molto difficile, quello dell¡¯emergenza Covid¡±.

 ¡°Stiamo ora lavorando - aggiunge la responsabile del progetto - per realizzarne una in Sahel e una nell¡¯Amazzonia ecuadoriana, quindi in punti del pianeta particolarmente vulnerabili, con l'obiettivo di accendere un faro e un¡¯attenzione su queste zone e per portare avanti anche il progetto di azione che porta con sé la Living Chapel, quello della riforestazione¡±.

Tutta la terra è casa di Dio

¡°Il suo progetto concreto - prosegue Consuelo Fabriani - è quello di andare a piantare alberi, sostenendo la One Trillion Tree Campaign delle Nazioni Unite¡±. Il contesto rimane quello di ristabilire un¡¯armonia tra il Creatore, l¡¯umanità e tutto il creato, per dirla con le parole di Papa Francesco, riproposte a Vatican News da don Joshtrom Isaac Kureethadam, coordinatore del settore Ecologia e Creato del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. ¡°La Living Chapel, come ogni cappella, ci fa ricordare - evidenzia il salesiano - che tutta la terra è la casa di Dio, come il Pontefice ha detto anche nel del primo settembre: questa terra è la casa di Dio perché Dio stesso, nell'incarnazione, si è fatto carne su questa terra. La Living Chapel - sottolinea ancora - ci fa ricordare che questa terra è sacra, che dobbiamo rispettarla, dobbiamo prenderci cura di questa casa. Come ogni cappella, è un luogo prezioso, importante che ci mette in contatto con Dio stesso¡±.

Consuelo Fabriani e don Joshtrom Kureethadam, Tempo del Creato 2020
Consuelo Fabriani e don Joshtrom Kureethadam, Tempo del Creato 2020

La prima Cappella Vivente

L'idea di un polmone verde sorto tra l¡¯edilizia metropolitana di Roma, sia storica sia più recente, risponde a quella crisi ambientale e sociale messa in risalto da Papa Francesco, in cui - gli fa eco don Kureethadam - rimbomba il ¡°il grido della terra e dei poveri¡±. Di fronte all¡¯emergenza climatica in atto, ricorda, ¡°gli scienziati ci dicono che, piantando almeno un trilione di alberi, riusciremo a rispondere quasi a un terzo del problema: allora questa cappella diventa il luogo da cui parte la missione di distribuire piante e semi che a loro volta creeranno migliaia di alberi qui a Roma e in tutto il mondo: questa è la cappella ¡®madre¡¯, la prima ¡®Cappella Vivente¡¯, ma sogniamo di avere migliaia di queste cappelle in tutto il mondo, che poi a loro volta porteranno alla creazione di , Parchi Laudato si¡¯, a tantissimi nuovi alberi, come già sta succedendo, in modo da ricoprire di nuovo questo pianeta di verde¡±.

I colori della Living Chapel
I colori della Living Chapel

Un atto di generosità

Nell' per la Laudato si', alla Living Chapel è infatti cominciato il programma di distribuzione delle piante 

destinate ad associazioni, scuole, parrocchie, persone di buona volontà. ¡°Stiamo creando degli eventi all'Orto Botanico, per distribuire - a chi ne ha fatto richiesta precedentemente - dei piccoli alberi che abbiamo messo a dimora a partire dallo scorso autunno e che stanno crescendo in prossimità della Living Chapel¡±, annuncia l¡¯architetto Fabriani. ¡°Sono perlopiù alberi forestali tipici dell'area del centro-sud Europa, principalmente piccoli frassini, querce, aceri, cipressi e alberi da frutto, anche di frutti antichi donati al progetto dalla Fondazione di Archeologia Arborea, che fa un lavoro molto importante di recupero di antiche varietà da frutto¡±.

La Cappella Vivente vista dall¡¯alto
La Cappella Vivente vista dall¡¯alto

¡°Piantare un albero - ci tiene a mettere in luce la direttrice del Programma Living Chapel - è un atto di generosità nei confronti della vita ed è per questo che è importante passare all¡¯azione anche attraverso i giovani, perché i ragazzi di oggi sono quelli che pianteranno gli alberi per i ragazzi di domani. C¡¯è una catena che si sta mettendo in atto: noi adulti oggi possiamo trasmettere ai giovani una conoscenza e un¡¯attitudine nei confronti dell¡¯ambiente affinché siano proprio questi ragazzi a costruire qualcosa di migliore per le generazioni future¡±. D¡¯altra parte, aggiunge don Kureethadam, ¡°la cura del creato è un tema universale e il sottotitolo della Laudato si¡¯ può aiutarci: ¡®sulla cura della casa comune¡¯. Tutti noi abitiamo in questa unica casa, possiamo essere cristiani, musulmani, buddisti. La ¡®Cappella Vivente¡¯ ispirata alla Laudato si¡¯ potrebbe allora davvero essere un simbolo di questa fraternità, di cui adesso abbiamo anche la nuova enciclica di Papa Francesco, ¡±: per dire che, come in una famiglia, siamo chiamati a prenderci cura ¡°gli uni degli altri¡±.

L'intervista a don Joshtrom Kureethadam

(Video registrato prima delle ultime misure adottate per fronteggiare l'emergenza Covid-19)

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01 dicembre 2020, 08:00