Coronavirus: in Galles nuovo lockdown, chiuse le chiese
Isabella Piro - Città del Vaticano
La misura è intesa come ¡°una porta tagliafuoco¡± che permetterà non solo di ridurre il rischio di nuovi contagi, ma anche di alleviare la pressione sul servizio sanitario, dove risultano ricoverate già 800 persone risultate positive al coronavirus. A restare chiuse saranno anche le chiese dove i fedeli non potranno recarsi né per le celebrazioni comuni, né per la preghiera privata. Disappunto e delusione vengono quindi espressi dai vescovi locali: in una nota, Monsignor George Stack, Arcivescovo di Cardiff, ricorda che ¡°da quando hanno riaperto dopo il primo lockdown, le chiese cattoliche sono stati luoghi di sicurezza e protezione, oltre che di tranquillità e di pace in questi giorni così turbolenti¡±. Esse, aggiunge, ¡°sono state esemplari nel conformarsi alle misure di distanziamento sociale, ai requisiti igienico-sanitari e alle procedure di tracciabilità", anche grazie all¡¯aiuto di ¡°molti volontari¡±.
La speranza che queste misure riducano i contagi
Ora, invece, bisognerà tornare alle Messe e alle celebrazioni in streaming, ma ¨C sottolinea Monsignor Stack ¨C ¡°la religione cattolica è una religione incarnata e la ¡®carestia eucaristica¡¯ dei mesi scorsi è stata già molto dolorosa per molti fedeli¡±. Le chiese, infatti, ¡°sono luoghi non solo in cui, ma anche attraverso cui si venera Dio¡± come ¡°comunità di fede¡±. Al contempo, il presule si dice pronto al dialogo con il governo gallese ¡°nella speranza che le chiese rimangano aperte almeno alla preghiera privata in momenti specifici delle prossime due settimane¡±. Infine, dal vescovo di Cardiff l¡¯auspicio che le misure restrittive prestabilite raggiungano il loro scopo, ovvero ¡°ridurre i contagi e ripristinare la salute dell¡¯intera popolazione¡±.
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