Il s¨¬ a Ges¨´ dell'apostolo Matteo spinga alla conversione chi pratica l'usura
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Matteo, detto anche Levi, era in Galilea un pubblicano cioè un esattore delle tasse. Lavorava per i dominatori del popolo, i Romani. Ed era perciò visto con disprezzo dalla gente. Ma quando Gesù lo vede e lo chiama, lui si alza e lascia tutto per seguirlo. Della sua vita si sa poco. Rimane il suo Vangelo, l¡¯unico scritto in aramaico, la lingua della Palestina, perchè rivolto ai cristiani di origine ebraica. Il suo nome compare negli Atti degli Apostoli subito dopo l¡¯Ascensione di Gesù e risulta presente all¡¯elezione di Mattia, che sostituirà Giuda Iscariota. Matteo è presente tra la folla che, nel giorno della Pentecoste, ascolta Pietro annunciare che Gesù è "Signore e Cristo". Certamente anche lui ha predicato in Palestina e la Chiesa lo onora come martire, facendo risalire il suo martirio in Etiopia. Spesso infatti nelle immagini ha accanto a sé una spada.
San Matteo, patrono anche delle Fondazioni antiusura
San Matteo è considerato il patrono di banchieri e contabili, della Guardia di finanza, cambiavalute, ragionieri, commercialisti ed esattori. Il documento papale che attesta il riconosciuto patrocinio, reca la data del 10 aprile 1934 ed è firmato dal cardinale Eugenio Pacelli, futuro Papa Pio XII. L'intento era proporlo come esempio di fedeltà al dovere verso lo Stato, insieme però alla fedele sequela di Cristo. Recentemente l'apostolo è stato riconosciuto anche patrono di chi vede nel denaro non il fine dell'esistenza, ma uno strumento per il bene di tutti. Così avevano chiesto e hanno ottenuto le Fondazioni e Associazioni Antiusura, attive in Italia nel contrasto del fenomeno e della criminalità organizzata. Riunite nella Consulta Nazionale Antiusura promuovono diverse iniziative, in collaborazione con tutta la Chiesa italiana, per sostenere le persone e le famiglie che sono cadute nelle maglie degli usurai e delle mafie ma, come afferma ai nostri microfoni il presidente della Consulta monsignor Alberto D'Urso, lavorano anche alla formazione di una visione nuova dell'economia e per la diffusione della cultura della legalità.
La crescita dell'usura in Italia
La pandemia di Covid-19 ha avuto un peso sul fenomeno dell'usura: tante più persone si sono ritrovare in necessità economica a causa della perdita o della riduzione del lavoro, trovandosi così esposte allo sfruttamento delle mafie, e tante sono ancora a rischio. "L'indebitamento - conferma monsignor D'Urso - è aumentato almeno del 15% in Italia in questo ultimo periodo, e dobbiamo ricordare che 6 persone su dieci non arrivano a fine mese". Nel corso dell'audizione del 24 giugno scorso di fronte alla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, il presidente della Consulta Nazionale, ha ribadito che "l¡¯usura uccide l¡¯uomo nella sua dignità e l¡¯economia nella sua produttività". "La pandemia da Covid 19 - ha evidenziato - ha dato all¡¯usura sicuramente nuovo vigore e slancio". Ma ha denunciato anche il comportamento aggressivo di aziende specializzate nel recupero crediti e quello puntato solo al profitto di alcuni istituti bancari. La richiesta di monsignor D'Urso, ribadita con forza nell'intervista, è che il governo vigili su questi comportamenti e concretizzi immediatamente, senza rimandare ancora, le misure di sostegno ai lavoratori in difficoltà e alle famiglie, sostegno che tante volte ha promesso. "Che si segua insomma l'esempio di san Matteo - conclude monsignor D'Urso - che non ha aspettato un momento per dire di sì al Signore e per decidersi a seguirlo".
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